Addio a Melloni, l'inventore dei «Remainders'»

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LA PRIMA LIBRERIA CON SCONTI DEL 50 E ANCHE DEL 75 PER CENTO FU FONDATA A MILANO. Un omaggio di Francesco Ghidetti su Il Giorno del 14 maggio 2009.

A PRIMA VOLTA fu nel 1964, a Milano, Galleria Unione. La seconda a Roma, piazza San Silvestro, anno 1965. Era l'esordio delle mitiche «Remainders'», vale a dire le catene di librerie dove si possono acquistare volumi nuovi a metà prezzo o, addirittura, al 75 per cento di sconto. L'"inventore" (anno 1961: nasce la «Remainders' Book Italiano»), l'impareggiabile Biagio Melloni, l'uomo che ha salvato dal macero migliaia e migliaia di pagine, se n'è andato. Era nato a Cento (Ferrara) il 2 novembre del 1918. Amava i libri, amava la libertà : combatté contro nazisti e repubblichini nelle Brigate Garibaldi. Nome di battaglia: Oreste. Non era un patriota dell'ultima ora e aiutò moltissime famiglie che avevano i familiari in galera per antifascismo. Come editore, Melloni aveva creato «Letterature del mondo» in 56 volumi.

IL TERMINE inglese «remainders» («rimanenza», «giacenza») divenne ben presto il sinonimo di vendita - attraverso una rete di librerie convenzionate - di volumi ritirati dal mercato tradizionale. Melloni
aveva un'"utopia concreta": far leggere più gente possibile e, in particolare, chi solitamente non comprava nemmeno un libro all'anno. In realtà, non si deve pensare ai Remainders' come luogo di saggistica di basso livello e letteratura facile. Anzi, spesso tra gli scaffali si aggiravano (e si aggirano) con famelica curiosità studiosi illustri a caccia di un'opera ormai introvabile nei cataloghi. Questa magnifica avventura fu all'inizio contrastata dai librai, ma appoggiata da grandi editori come Feltrinelli, Mondadori o Sansoni che si liberavano così delle rimanenze di magazzino (il magazzino, è sempre bene rammentarlo, rappresenta una voce molto onerosa per le aziende editoriali). La distribuzione e la vendita vennero "legalizzate" e regolamentate nel 1965 con l'accordo tra l'Aie (l'Associazione italiana editori) e l'Ail (librai). Da quel momento le librerie Remainders' proliferarono. Nel 1978, per fare un esempio erano circa un centinaio i servizi autorizzati alla vendita.

UNO degli elementi caratterizzante questo nuovo modo di fare cultura fu il catalogo con la foto e una sintetica scheda di presentazione del libro, ma ben presto la soluzione venne abbandonata per i costi troppo alti. Tante le ragioni per cui un volume entrava nel circuito inventato da Melloni. Si andava dalla specializzazione troppo accentuata al titolo infelice, da una eccessiva tiratura a un più banale argomento senza presa o inattuale. Altro elemento poteva essere rappresentato dalla copia difettata. Dalla copia «di seconda scelta», ma che per molti rappresentava un "tesoro" di rustica bellezza. Alla faccia dei best seller. Così lussuosi. Così patinati.